Il giovane coreografo Mauro de Candia ha avuto a che fare non solo con un modello musicale ignoto, ma anche con la storia di un Paese a lui sconosciuto. Ha dovuto quindi elaborare queste informazioni e trovare un dialogo tra il libretto e queste eredità. Nel scegliere di rispettare questa tradizione, ha tratto vantaggio anche dalla giovinezza del compositore per tradurlo in una messa in scena contemporanea. […] La coreografia fa uso di un vocabolario accademico, combinando elementi contemporanei consoni al contesto attuale. Ne risulta una regia contemporanea che porta implicitamente uno sguardo attuale al lavoro di Suchoň invece di essere una ricostruzione storica o un pezzo da museo.
Barbara Brathová, Operplus.cz, 29 settembre 2014
La coreografia di Angelika si caratterizza per la sua musicalità e le sue evoluzioni coreografiche elegantemente fluide. […] La scena minimalista di Antonella de Candia è di buon gusto, luminosa e spaziosa. […] I costumi, dai freschi colori, disegnati dal coreografo, sono funzionali e non impediscono ai ballerini di muoversi liberamente. […] È encomiabile che la direzione artistica del Balletto Nazionale Slovacco abbia cercato di includere un tale lavoro nel suo repertorio.
Miklós Vojtek, Monitoringvadiel.sk, 10 maggio 2015
Il coreografo usa intelligentemente la scena lavorando nello spazio e creando formazioni che si evolvono in file, diagonali, cerchi. Il linguaggio coreografico è in stile neoclassico. La coreografia mostra alcune interessanti combinazioni. […] Il duetto di Angelika e Louis del secondo atto, è il momento più alto dello spettacolo. Qui vediamo l’invenzione e il talento di questo giovane coreografo. […] La scenografia à ariosa, elegante e permette ai ballerini di muoversi liberamente sul palco. I suoi colori neutri vengono risaltati dai costumi e il disegno luci. Come la scena, i costumi sono semplici, pertinenti e neutri, a tratti anche giocosi.
Mojakultura.sk